SLRVLTN Otto Sei Ventuno (con Mookie Newsletter) è andato in onda in FM, DAB+ e streaming su Radio Milano International ed ora è disponibile on demand anche qui:
Questa la #sndtrck di SLRVLTN Otto Sei Ventuno, il programma radiofonico dove è sempre Giugno.
TAMARAEBI – Serious
PRINCE – Born 2 Die
SAM WILLS – Hold Tight
MICHEAEL WYCOFF – Diamond Real
ROB MILTON – Thank You
CHILDREN OF ZEUS – Balance
RAPSODY, QUEEN LATIFAH – Hatshepsut
GENESIS OWUSU – Same Thing
JUNGLE – Talk About It
TEENA MARIE – Square Biz
JON VINYL – Told You
SEINABO SEY, HANNES – Rom-Com
ELIJAH DAI – Somebody To Love
J.AARON – Ah Lyke It
H.E.R. – Change
RAHEEM DEVAUGHN, APOLLO BROWN – Broken Pieces
Che poi, il fatto che sia sempre Giugno sembra una follia.
Se ne chiacchierava amabilmente in settimana con alcuni amici a proposito del Pride Month e anche del Black Music Month e alla fine, siccome a noi piace normalizzare quello che già è normale ma sembra invece che per molti così non sia, abbiamo deciso che qui e anche in qualche altro posto debba sempre essere Giugno.
C’è stato anche Prince che ha dichiarato che il tempo è solo una convenzione, quindi siccome siamo in Italia e a livello climatico dobbiamo ammettere che Giugno sia un mese di quelli belli, abbiamo deciso che la nostra convenzione debba essere questa.
Una follia, una delle tante, così come è sempre Giugno perché non è sufficiente un mese per “celebrare” (che parola triste!) la musica afro americana o il fatto che a questo mondo ci possa essere differenza tra le persone per un sacco di cose oltre al tifo per una squadra di calcio.
La follia della normalità, perché anche qui cosa è normale e cosa non lo è?
Da qui un sacco di riflessioni che manco gli intellettuali radunati nel classico caffè si erano mai sognati di inanellare.
La più interessante è quella di smettere di celebrare, finiamo queste convenzioni, facciamo che ci mettiamo tutti d’impegno e iniziamo a far pace con la normalità, con quello che è vero e che va al di là delle convenzioni, degli stereotipi del “tutti fanno così” e del “si è sempre fatto così”. Basta.
Il sogno, grandissimo, è quello che di questi temi (e ci mettiamo dentro razzismo, discriminazioni, violenze domestiche, femminicidi, omofobia, qui inseriscine uno tu) non se ne parli più perché non sia più necessario.
Andiamo oltre, tanto lo sappiamo benissimo che – alla fine della fiera – nessuno di noi è normale.
Scusa lo sfogo.
SLRVLTN Venticinque Cinque Ventuno è andato in onda in FM, DAB+ e Streaming su Radio Milano International e ora è disponibile on demand qui:
MYLES SANKO – NEVER MY FRIEND
BAIRD, BERHANA – BELUGA v2
ROB MILTON – YOU KNOW IT
AMORPHOUS, KEHLANI – BACK TOGETHER
KWABS – FIGHT FOR LOVE
MIKE POSNER, BLACKBEAR – JEALOUSY
PRINCE – RASPBERRY BERET
GREENTEA PANG – DINGALING
DOMENIC HAYNES – CRAZY
LIL BABY, KIRK FRANKLIN – WE WIN
CURTIS HARDING – HOPEFUL
CURTIS MAYFIELD – HARD TIMES
JOEL CULPEPPER – BLACK BOY
MA/SA, J.KELR – SHOOK
LOUIS BAKER – BRIGHTER DAY
SINEAD HARNETT, LUCKY DAYE – ANYMORE
SLRVLTN Ventisette Quattro Ventuno è stato trasmesso in FM, DAB+ e Streaming da Radio Milano International ed è ora disponibile on demand qui:
JONAS WINGE LEISNER – Fuel
CAMERA SOUL – Esagerato
LITTLE SIMZ – Introvert
H.E.R., CHRIS BROWN – Come Through
TOPAZ JONES – Blacktame
BLAKK SOUL – Right Here
TEDDY PENDERGRASS – You Can’t Hide From Yourself
ABHI THE NOMAD, ARMANI WHITE – Mexico
RÜDE CÅT – Brown Liquor
KWAYE – Runaway
JORJA SMITH – Gone
AMBER MARK – Worth It
BJ THE CHICAGO KID, PJ MORTON, KENYON DIXON, CHARLIE BEREAL – Bring It On Home To Me
ROB MILTON, SMITH, RICHARD EARNSHAW – Sunday Morning
LUTHER VANDROSS – Wait For Love
C’è stato un gran chiacchierare (molto cattivo in certe sue pieghe) in relazione al fatto che H.E.R. abbia annunciato un album di debutto.
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Fa già ridere così.
E non fa ridere per il fatto che H.E.R., artista ormai di consolidata fama mondiale almeno nei posti dove si parla di R&B, annunci un disco. Ma che ci siano i tromboni galattici che dicano – in ordine sparso che:
Comodo annunciare un disco di debutto dopo aver vinto un Oscar, ha già fatto dei dischi
Lei è una “industry plant”, cioè è stata irrilevante e adesso cercano di sdoganarla
Ma come fate voi boomer a parlare di album di debutto dopo tanti anni per un’artista?
Le risposte sono abbastanza scontate, logiche, fanno addirittura venire la tristezza da quanto siano superflue.
Ha vinto un Oscar, sì, con un brano inserito in una colonna sonora (ovvio, trattandosi di un premio legato al mondo del cinema). E quindi? Del fatto che stesse lavorando a materiale nuovo per confezionare un album era notizia che anche su internet (basta Google, certe volte) da molto tempo. Più o meno da quando hai sentito ‘Hard Place’ che è una canzone di H.E.R., appunto.
Industry Plant, ovvero quegli artisti che vengono parcheggiati dalle etichette e restano lì a vegetare pubblicando musica irrilevante per anni giusto per onorare dei contratti e magari vedere il proprio pezzo inserito in qualche serie TV che – si sa – per la musica sono un Eldorado e il modo migliore “per fare il cash”.
Beh definire “Industry Plant” H.E.R. fa ridere. E per ridere sul serio di questa definizione ti basta l’elenco dei premi e delle nomination che ha ottenuto dal 2017 ad oggi che trovi qui.
Poi per coloro che stanno starnazzando a sproposito definendo i suoi due lavori precedenti due album voglio soltanto ricordare che ‘H.E.R.’ e ‘I Used To Know Her’ sono due… raccolte di EP. Di conseguenza nessuno di questi è un album di debutto. Che piaccia o meno. Che rientri nei vostri canoni o meno. Ripeti con me: Non. Sono. Album. Di. Debutto.
Un album di debutto che deve ancora arrivare, che arriverà dopo cinque anni in cui H.E.R. sta distribuendo musica. E sono io il primo a sottolineare che non sempre le sue espressioni siano state a fuoco, così come sono sempre io a sottolineare che sarà ‘Back Of My Mind’ a dare la cifra stilistica di H.E.R. e della sua musica. Il suo album di debutto.
CI sono voluti così tanti anni? Sì, ed è normale. Quello che non è normale è la bulimia di canzoni, tracce, cose sparse alle quali un’industria che di fatto non esiste più, schiava di servizi streaming ci vuole abituare.
Un artista ha bisogno di tempo, di aria da respirare, per ritrovare quella cosa che riesce benissimo ad esempio a Topaz Jones. Che poi è la sua ragione di espressione: un album non è (più, dagli anni 60) solo una raccolta di canzoni ma un lavoro che ha un inizio uno svolgimento e una fine. E tale deve restare.
Se invece ti accontenti di musica che esce come se fosse stata creata in un allevamento di polli allora continua pure a indignarti e fare battute del cazzo sul fatto che ‘Back Of My Mind’ di H.E.R. sia definito (in maniera corretta, per altro) un album di debutto.
SLRVLTN Ventitre Tre Ventuno è andato in onda su Radio Milano International in FM, DAB+ e Streaming ed è ora disponibile on demand. Puoi ascoltarlo qui:
WILL DOWNING – Stand Up
AARON TAYLOR, CHE LINGO – Flowers (Gold Edit)
SEVYN STREETER, CHRIS BROWN, A$AP FERG – Guilty
ROB MILTON – Cry
K. FOREST, SAUDIN – Better Option
J.KELR, KING OLIVER TRUMPET – My Favorite Song
REEL PEOPLE, RAHEEM DEVAUGHN – Deja Vu
BOYZ II MEN – End Of The Road
CHARLIE BEREAL – I Need My Money
D-NICE, NE-YO, KENT JONES – No Plans For Love
J.D’s TIME MACHINE, CLEVELAND P. JONES – Kiss Of Freedom
LOUIS YORK – Things I’ve Should’ve Said
BRENT FAYAZ – Show U Off
JOYCE WRICE, MASEGO – Must Be Nice
BRIK LIAM – Shine
GENESIS OWUSU – No Looking Back
Partiamo da una nuova porta di accesso al mondo di SLRVLTN che è la playlist di Spotify e che trovi qui
Accedendo e premendo il tasto ‘follow’ la salvi nella tua libreria e ottieni automaticamente tutti gli aggiornamenti.
Non verrà cambiata completamente ogni settimana, ma ci saranno sempre dei movimenti, delle canzoni aggiunte e alcune cose verranno tolte. Non sarà una di quelle playlist infinite di ore e ore di accumulo di musica ma sarà sempre selezionata. Questo perché secondo me è importante avere una bussola e questa Playlist mi è sempre piaciuta pensarla come a qualcosa di dinamico che ti possa servire come punto di partenza per poi perderti nella black music di oggi secondo la prospettiva di Soul (R)Evolution.
In Ventitre Tre Ventuno non ci sono state alcune cose (tempo tiranno), ma a dire il vero alcune cose non ci stanno mai – succede tutte le settimane.
Per recuperarle e per sottolinearle comunque nel tempo reale lo facciamo attraverso Instagram dove ad esempio abbiamo segnalato sia l’uscita della versione “originale” di ‘House Of Ballooons’ di The Weeknd come “edizione dell’anniversario” che il nuovo album bellissimo di Jon Batiste “We Are”.
Il mondo di Soul (R)Evolution su Instagram lo trovi qui:
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Stanno maturando anche altre idee nel mondo di Soul (R)Evolution, ma per il momento Ventitre Tre Ventuno finisce qui. Di certo non appena ci saranno aggiornamenti questo è il primo posto dove li potrai leggere.
Per il momento semplicemente un grazie, per essere parte di questa cosa.