SLRVLTN Diciotto Cinque Ventuno è andato in onda su Radio Milano International in FM, DAB+ e Streaming. Ora è disponibile on demand:
Questa è la colonna sonora di questa volta, la #SNDTRCK
JONAS RENDBO, SHARLENE HECOTR, KUKU AGAMI – All Systems Go
SONS OF KEMET, KOJEY RADICAL – Hustle
PANTU & LONG JOHN – Turn Up
PARIS TEXAS – Casino
JORJA SMITH, SHAYBO – Bussdown
ANNA BASSY – Wind, Rain
POCKETS – Come Go With Me
DURAND JONES & THE INDICATIONS – Witchoo
DUCKWRTH, RAYANA JAY – Birthday Suit
CHUCK MERCER – Sideways
COL3TRANE – Fish!
C.S. ARMSTRONG, JAY ROCK – Own Two
J.COLE, 21SAVAGE, MORRAY – m y . l i f e
WYCLEF JEAN, R.KELLY, CANIBUS – Gone Til November
MASATI – Intoxicated Truth
LEON BRIDGES – Motorbike
SAMM HENSHAW, KEYON HARROLD – Still Broke
Field negus – pick up your burning cross – think of home – hustle – for the culture – to never forget the source – In remembrance of those fallen – Let the circle be unbroken – Envision yourself levitating – Throughout the madness, stay strong – Black.
Questa è la sequenza dei titoli di ‘Black To The Future’, il disco nuovo di Sons Of Kemet.
Un disco che si colloca, unendo i puntini, in quello scenario popolato da Adrian Younge con ‘American Negro’, con il disco dello scorso anno di Run The Jewels, con i dischi più recenti di Beyoncé, la militanza di Little Simz, quella di Common, di Salaam Remi, di Sault.
Una militanza che pone l’accento su quello che ha generato Black Lives Matter, movimento che purtroppo non sta avendo una data di scadenza, e sulle urgenze che la blackness deve comunicare per non soffocare sotto il fuoco incrociato asfissiante di fake news, di situazioni allucinanti umane e sociali in quella landa dorata che è l’America.
Questioni urgenti e mi piacerebbe riuscire a vedere anche delle azioni risolutive sulla faccenda, sul razzismo sistemico (e sia ben chiaro sul genocidio tra Israele e Palestina, scena agghiacciante del 2021), su quello che lede i diritti umani delle persone e che sembra preso concretamente sul serio solo da artisti. Che – si sa – sensibilizzano ma non possono davvero cambiare le cose se non hanno dalla loro parte il supporto della gente e poi grazie a questo il timore del politico di turno di diventare irrilevante.
Problemi seri, che stiamo vivendo da uno schermo perché siamo così attenti a capire se possiamo uscire a fare l’aperitivo cercando di eludere le regole e non ci stiamo accorgendo che poco più in là ci sono questioni sospese, antiche, che meriterebbero tutte le nostre energie per essere portate avanti, per non morire un’altra volta come in Palestina, come a Minneapolis, come a Prato, come in Egitto, come…
SLRVLTN Dodici Uno Ventuno è andato in onda su Radio Milano International in FM, DAB+ e streaming.
Puoi ascoltarlo on demand qui:
e seguire @slrvltn su Instagram per contenuti aggiuntivi da parte della crew.
Di certo il progetto (così lo chiama lei) di Jazmine Sullivan, Heaux Tales, ha tenuto svegli gli appassionati di musica black per tutto il fine settimana.
Artisticamente ineccepibile, l’EP (perché così lo chiama lei) ha già alzato a livelli impressionanti l’asticella dell’R&B per quel ce riguarda il nuovo anno.
Non sono nemmeno state le collaborazioni con le “sis” Ari Lennox e H.E.R. a far accendere il coro di lodi sperticate, ma la perizia, l’anima che esce dal lavoro.
Si sa, Jazmine Sullivan gioca un campionato a parte da sempre e da sempre il suo profilo basso si concilia malissimo con il suo talento. Per comprendere qualcosa in più c’è il video del suo home tiny desk.
Si tratta di meno di mezz’ora dal vivo, in presa diretta, dove non c’è mai spazio per barare o per far finta di saperci fare. In questo caso nel salotto di casa, completamente a suo agio.
Il filmato è stato pubblicato su YouTube il giorno in cui Heaux Tales è stato caricato su tutte le piattaforme digitali.
Volendo approfondire, il progetto (perché così lo chiama lei) racconta il ruolo femminile nella società contemporanea e anche per i testi la buona Jazmine ha portato a casa mazzi di fiori, lodi sperticate e un coro assordante di “Tell ‘em, sis!” che non si è ancora spento.
Nelle parole di Jazmine Sullivan:
“Il patriarcato maschile non detta più cosa significhi essere una “brava ragazza”. La verità è che donne di tutte le età sono state chiamate “troie” in qualche punto della vita, che lo meritassero o meno, da qualche uomo che cercava dii metterci all nostro posto; un posto disegnato per tenerci sotto controllo, fuori dai piedi e solitamente sotto di loro. Le donne sono stanche di vergognarsi per le decisioni che abbiamo preso, e scegliamo di prendere, in relazione ai nostri corpi.”
Heaux Tales parla di questo, è una riunione di donne dove l’unico maschio è Anderson .Paak, in una traccia che idealmente è il seguito di ‘Mascara’ da “Reality Show” ed è una gioia per tutti coloro che anche accidentalmente ascoltano musica black.
CHUCK BROWN – Block Party
MATTHEW GRANT – Dreaming
JJ ADRIAN – Butter
ADELINE – Whisper My Name
MAC AYRES – Where U Goin’ Tonight?
MYLES SANKO – Streams Of Time
GEORGE DUKE – We Give Our Love
JAKE ISAAC, SAMM HENSHAW, MUMU FRESH – Remember
JAKE & PAPA, KENYON DIXON – Higher
NAO, ADEKUNLE GOLD – Antidote
EARTH, WIND & FIRE – In The Stone
JAZMINE SULLIVAN – The Other Side
COOKIN SOUL, ANDERSON .PAAK – Money Andy
FICTION., KENNETH PAIGE – Happy
BOONDAWG – Lost Soul
VANJESS, JIMI TENTS, GARREN – Curious
SLRVLTN Quindici Dodici Venti ha suonato sui 98.2 FM di Radio Milano International, in DAB+ e in streaming. Ora disponibile on demand:
SLRVLTN Quindici Dodici Venti #SNDTRCK
La soundtrack ha spaziato, come al solito, fra l’oggi dei quattro punti cardinali di soul, funk, rnb e hip-hop con qualche sguardo rivolto alla storia.
JARROD LAWSON – Why Don’t You Call Me Baby Anymore
SG LEWIS, RHYE – Time
SAMM HENSHAW – All Good
MARC E. BASSY, BUDDY – Cold
ERICK THE ARCHITECT, LOYLE CARNER, FARR – Let It Go
IAN ISIAH – N.U.T.S.
MICHAEL JACKSON – P.Y.T.
ELHAE, RICK ROSS – Fun Fact
JAKE ISAAC – Eyes For You
RAAHIIM – Twos
KIRBY, D SMOKE – Superpowers
CHANNEL TRES, TYLER THE CREATOR – Fuego
KID CUDI – Mr Solo Dolo III
BRANDY – Borderline
MELII, 6LACK – You Ain’t Worth It
DONNY HATHAWAY – This Christmas
Gli acronimi. Come C.R.E.A.M. oppure Y.M.C.A. e questa volta N.U.T.S.
Ho accennato durante la puntata al video, alla trasgressione, alla volontà di annullare le barriere, le etichette, i generi, il maschio e la femmina, il bianco e il nero.
In un certo senso un inno alla libertà. Quella di essere sé stessi da una parte e quella di accettare l’altro per quello che è, per come esprime sé stesso.
Una prospettiva che in un certo modo si rifà al sotto testo della disco music prima, delle feste al Loft di New York e poi ancora nei club di Chicago che sono stati la culla della musica house.
Oggi si parla di omofobia, di razzismo, di conformare tutto a uno schema lineare dove ci sono il bene e il male nettamente separati da… un punto di vista.
Oppure di vivere la vita con un sorriso per tutti, imparando anche ad accettare nelle proprie esistenze coloro i quali arrivano soltanto per donare amore.
PS: non l’ho sottolineato, ma lui l’ho conosciuto attraverso la collaborazione con Blood Orange
SLRVLTN Tre Undici Venti è andato in onda su Radio Milano International.
Cambio di canale (Radio Milano International ora ha tre canali radio) e cambio di orario per chi segue il viaggio nella musica black tra i quattro punti cardinali Soul, Funk, RnB e Hip-Hop. Non cambia però la sostanza.
Anzi, da questa volta e per cinque settimane c’è una copia di Soul To Soul, l’Opera (così è ormai intesa) di Alberto Castelli (l’Autore) alla mail più veloce del web.
Per cinque settimane un ascoltatore può ricevere a casa (tipo Natale in anticipo) una copia del libro insieme a un messaggio dell’Autore perché Alberto Castelli è un capo e spedisce direttamente l’Opera al primo che via mail ci invia il titolo di una particolare canzone, presa dalle storie di musica vera, che suoniamo alla radio.
Non stiamo nemmeno a dirtelo quanto sia bello il libro e quindi di allenarti per fare bella figura quando scatta “il verde”. Buona fortuna!
Ah fa fede il “timbro postale”.
Questa settimana, ad esempio, è stato il turno di Al Green e della sua ‘Here I Am’.
Qui sotto, insieme a tutte le altre nella playlist.
Steffen Morrison • Soul Revolution
Jonas & The Scratch Professor • Pick Me Up (Remix)
Al Green • Here I Am
Busta Rhymes, Kendrick Lamar • Look Over Your Shoulder
Omarion, Wale • Mutual
Rejjie Snow, Snoh Aalegra, Cam O’bi • Mirrors
Arlo Parks • Green Eyes
Gary Beals • Tryna Be There
Jarrod Lawson • Universal Chord
Stevan • No More Regrets
Vwillz • Losing Myself
The Weekend • Too Late
Sam Henshaw • Thoughts And Prayers
Ty Dolla $ign, Big Sean • Tyrone 2021
Erykah Badu • Tyrone
La black music, questa sola unica grande storia.
Prendi ad esempio Ty Dolla $ign che nel 2020 fa un salto indietro fino al disco dal vivo di Erykah Badu oppure a Busta Rhymes che cala un asso andando a riprendere ‘I’ll Be There’ dei Jacksons Five.
In maniera molto semplice è questo quello che sta alla base di SLRVLTN, anche di questa SLRVLTN Tre Undici Venti.
Un canovaccio che ha mille fili, alcuni annodati fra di loro, che rappresentano la stessa materia plasmata dal tempo, dai luoghi e dalle situazioni.
La materia che è la storia degli uomini che viene raccontata attraverso musica e parole, ma che è quella storia che si chiama blackness e di cui ci ha raccontato anche Carlo Babando qui.
La settimana prossima ne raccontiamo altra, se ti va.